L’area di Campo della Fiera è una zona archeologica di recente valorizzazione, costituita da un complesso funerario al cui centro è posto un enorme e principesco tumulo orientalizzante – del diametro di 52 metri e contenente 6 sepolcri per un periodo che va dal VII al VI secolo a.C. – risultante essere uno dei tumuli più grandi dell’Etruria. Come detto, fino a pochi anni fa il tumulo non era né visibile ne identificabile, in quanto sia la calotta che il banco tufaceo erano completamente interrati, ad eccezione di alcuni pozzi scavate dai clandestini. Anche nelle mappe antiche, come quella pubblicata dal George Dennis nel 1847, al posto del tumulo è riportata una vasta pianura.

Il NAAC dopo lunghi anni di lavoro, in concerto con la Soprintendenza Archeologica e le autorità preposte, è riuscito a riportare alla luce sia il tumulo che i sepolcri in esso contenuti, identificando ulteriormente almeno due cavoni monumentali (di cui solo uno attualmente visibile) che si irradiano alla base del tamburo verso il recinto, al cui interno sono posti altrettante tombe ipogee di tipo ellenistico.

DOVE SI TROVA: